top of page

Affidabili, autorevoli, indipendenti. Sono le qualità indispensabili per i dati della statistica pubblica. Necessari per il buon governo del Paese perché bisogna prima conoscere per deliberare; fondamentali per l’immagine dell’Italia all’estero, per la fiducia dei mercati e degli investitori. Insomma i dati della statistica pubblica devono essere senza macchia. E se così non fosse? Se anche solo un’ombra velasse la loro autorevolezza? Se ci fosse anche solo un minimo dubbio che non corrispondano alla realtà del Paese? Cosa succederebbe per esempio se fosse pubblica la notizia che praticamente nessuno controlla la qualità della produzione statistica perché per legge il controllato paga il controllore? O se si scoprisse che il personale che elabora i dati della statistica pubblica non capisce nulla di dati e algoritmi perché non ha mai messo piede all’università? Oppure se si scoprisse che disseminati in una miriade di uffici, gli addetti alla statistica fanno tutt’altro che il loro lavoro? E se ancora fosse accertato che nonostante i milioni di euro spesi per farli parlare tra loro numeri e dati già in possesso della pubblica amministrazione giacciono inutilizzati?

E se infine questi e altri disastri non fossero il frutto di complicate inchieste o fonti anonime, ma fosse tutto certificato, nero su bianco, su documenti pubblici depositati in Parlamento?

In un Paese normale forse scoppierebbe un putiferio. Ma in un Paese normale tutto questo non sarebbe possibile.

E se invece fosse davvero così?

Se i conti non tornano

SKU: 0009
€ 15,00Prezzo
    bottom of page